PERCHÈ È IMPORTANTE L’ANALISI DEL PROFILO LIPIDICO E GLUCIDICO?
Per prevenire importanti patologie o tenere monitorati valori ematici relativi alle stesse.
Colesterolo TOT = HDL + LDL + VLDL
- COLESTEROLO TOTALE
Il colesterolo è una molecola indispensabile per la nostra vita ma, esistono correlazioni precise tra concentrazione del colesterolo totale ed il rischio di incidenti cardiovascolari su base ischemica. Il colesterolo viaggia nel torrente circolatorio in goccioline composte da colesterolo, lipidi e proteine in diversa percentuale e con diversa densità (lipoproteine, LDL, HDL ….)
Non esiste una soglia sotto la quale non esiste rischio (sicuramente fuori pericolo) o sopra la quale il rischio è certo, esistono però valori sopra e sotto i quali è statisticamente più o meno probabile sviluppare o meno una patologia cardiovascolare.
- LDL
E’ il colesterolo veicolato nel sangue da lipoproteine a bassa densità dette LDL ed è quello considerato pericoloso (cattivo) perché è noto per essere un importantissimo “termometro” del rischio cardiovascolare. Ai suoi valori è infatti legata la probabilità teorica di subire una malattia correlata all’aterosclerosi, come l’angina pectoris, l’infarto miocardico o l’ictus.
- HDL
E’ il colesterolo veicolato nel sangue da lipoproteine alta densità dette HDL ed è quello considerato protettivo (buono) nei confronti delle patologie cardiovascolari infatti, i suoi valori nella norma sono legati ad un rischio statisticamente più basso.
- TRIGLICERIDI
Sono composti da glicerolo ed acidi grassi ed anch’essi vengono trasportati nel sangue da lipoproteine. Molte patologie cardiovascolari derivano da un’elevata presenza nel sangue di questi grassi.
- GLICEMIA A DIGIUNO
Una fotografia della quantità di glucosio presente nel sangue in un dato istante.
- EMOGLOBINA GLICATA
Ci fornisce informazioni sui valori della glicemia nelle ultime 8/10 settimane. Ci rivela il legame anomalo tra proteine del sangue ed eccesso di glucosio nel sangue.
Il rischio cardiovascolare viene calcolato in maniera globale, tenendo conto non solo della colesterolemia ma, anche di altri fattori come il peso corporeo, la glicemia a digiuno, l’abitudine tabagica, la trigliceridemia e la sedentarietà .
L’alta percentuale di pazienti ipertesi non adeguatamente monitorati, l’alta prevalenza di obesità, la diffusione di inattività fisica, l’alta frequenza di individui con livelli ”non desiderabili” di colesterolo, la diffusione del diabete, e l’elevata prevalenza di fumatori, sono problemi rilevanti per la salute; in particolare nei diabetici, soprattutto tipo 2, una aumentata prevalenza di alterazioni dell’assetto lipidico contribuisce ad una maggiore frequenza di malattie cardiovascolari.
Si rendono pertanto necessarie lo sviluppo e l’implementazione di strategie valide di prevenzione primaria.